domenica 15 aprile 2012

LA NOSTRA BANDIERA

Bagnata nella acque di Desenzano ove gli uomini del Rav morirono e poi trionfarono, l'abbiamo indossata davanti ai silenziosi bolidi di Castoldi, portata dove Francesco Baracca compì i suoi voli di guerra e poggiata sul luogo dove cadde; anche le pensose stanze del Vittoriale hanno giá visto passare le sue insegne.
Gesti d'altri tempi che pochi oramai possono capire, ma ora quando noi guardiamo alla nostra bandiera, ricordiamo e percepiamo che l'anima di quei luoghi la pervade, che accade che un semplice pezzo di stoffa sia divenuto custode di pensieri, emozioni, messaggi e che la Storia di chi ci ha preceduti è la fonte dalla quale attingere l'energica forza della motivazione, comunque consapevoli che per essere degni del passato è nel presente che bisogna costruire il futuro.
La nostra bandiera è per coloro che sono convinti che un ideale possa rivestire maggiore valore di un oggetto, che un sacrificio sia fonte di maggior ricchezza rispetto al possesso, che il fare sia più dignitoso dell'attendere che venga fatto.
Per indicare la via della volontà ora esiste una bandiera.




Nessun commento:

Posta un commento