sabato 9 giugno 2012

sabato 26 maggio 2012

DESENZANO 1935


GLI ARTISTI DEL VOLO
Da "L'epopea del Reparto Alta Velocità" - Manlio Bendoni
pag. 141
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"Gia nel 1932 era stato fatto qualche tentativo di volo in pattuglia di tre M52. Abbiamo visto quanto grandi fossero le difficoltà del volo normale con un Idrocorsa che decollava ed ammarava a velocità superiore di parecchio ai 200 Km orari; ma i velocisti di Desenzano avevano preso ormai una mano tale a queste manovre difficili e delicate che per essi erano ormai divenute normale amministrazione. Il volo in pattuglia, stretta di tre M52 con tutte le manovre relative eseguite con precisione e simultaneità come si trattasse di un solo apparecchio: era questa una nuova conquista, un nuovo gradino che fa del volo una cosa sublime. Se un anno prima, nei primi tentativi la pattuglia aveva le maglie piuttosto larghe, ora dopo qualche tentativo le maglie erano strette, sempre più strette, come se gli idrocorsa fossero divenuti dei normali caccia. Non si tardò a raggiungere la perfezione. Lo spettacolo della partenza e dell’ammaraggio in pattuglia era veramente meraviglioso: le tre coppie di scie identiche, le distanze che non variavano di un centimetro, non un sussulto, non uno strappo, non un movimento brusco. Il distacco era simultaneo, come se gli apparecchi ubbidissero ad un unico comando; in volo le manovre, cabrate, virate, picchiate, proseguivano sul filo della simultaneità assoluta, della precisione millimetrica. Poi l’ammaraggio come se si trattasse di un unico apparecchio.
Chi scrive queste note ( Mario Bendoni n.d.r.) ebbe la ventura di assistere, in quei giorni ad uno spettacolo che non si può dimenticare : l’ammaraggio dei tre M52 in formazione serrata, ammaraggio iniziato a 1.500 – 2.000 metri dallo scivolo dell’idroscalo e finito esattamente sullo scivolo stesso.
Le scie, o meglio, i sei baffi d’acqua sollevati dai sei galleggianti, cominciarono nello stesso istante, tutti uguali; continuarono senza un sussulto senza uno strappo sempre mantenendo la stessa altezza per smorzarsi quando vennero tolti i motori, a pochi metri dal scivolo. Si era nel sovrumano del volo, nel sublime, oltre limiti ritenuti impossibili.
Chi erano i piloti di questa straordinaria pattuglia ? Cassinelli capopattuglia, Agello gregario destro e Fruet gregario sinistro…"

giovedì 10 maggio 2012

martedì 8 maggio 2012

VISCONTI - L'IMPRESA DEL PENSIERO



La molla della motivazione è caricata dall’energia dell’arroganza.
Detto questo, bisogna decidere dove finisce la strada asfaltata della sottomissione e dove inizia lo sterrato del coraggio; dove termina la spiaggia dell’ignoranza ed iniziano gli scogli della curiosità e della conoscenza.

Chi si riconosce nello spirito di Squadratlantica è qualcuno che cerca l’impresa, percorre sterrati e si arrampica sugli scogli. Morirà di fame o di morte violenta ma in libertà e con la serenità di averci provato, di aver indagato la sfida di compiere scientemente un atto, fosse anche di pensiero.
Altri Italiani, prima di noi, tormentati dagli stessi malesseri, caricati dalla stessa energia hanno compiuto quelle grandi imprese che spesso citiamo. Ma per chi non lo avesse capito noi non parliamo solo di aeroplani, macchine di corsa o di battaglie, ma anche di pensiero e di espressione. 

Luchino Visconti,   nel 1943, in piena guerra, con il suo film Ossessione compì l’impresa di far nascere, in Italia, il Neorealismo, una grande movimento espressivo che si  materializzò a cavallo degli anni 40 e 50. Tutto il mondo ce ne riconosce il valore.
Noi di Squadratlantica ne rivendichiamo l’eredità, condividendo con lui, che ce li ha trasmessi con le sue opere, quel pensiero intimo che è sprone al non limitarsi alla forma estetica ma di far divenire un mestiere espressione, patrimonio comune in un percorso che consenta ai mezzi di essere anche sensazioni, fossero appunto anche malesseri sociali e crisi di valori.
Eccolo quindi il senso di ripercorrere i momenti di gloria dei primati, delle esplorazioni e delle trasvolate Atlantiche, dei mezzi  creati per la guerra; un atto compiuto con la consapevolezza  che  si parla di momenti e mezzi concepiti per dare sostegno ad una dittatura, per generare violenza e morte, ecco il senso di un colore preciso - il nostro bianco e nero cromatico - della personalizzazione sempre più estrema del prodotto a tirar dentro ed a coinvolgere anche chi crede semplicemente di indossare uno dei nostri capi. 

Parlare di una impresa compiuta in pieno regime non è volontà di glorificare una dittatura; citare un uomo che ha voluto a suo modo rendere grande o difendere il Suo paese non è celebrare l’uomo ma la sua volontà, gli ideali che sostennero le sue azioni.  E’ ricordare, osservare e cercare di capire.  Scegliere di mettere il nome di una persona qualunque su uno dei nostri capi, decidere di apporre un numero unico al mondo su una maglia così da rendere quel capo unico al mondo è ridare individualità, dignità, visibilità a quell’uomo abituato a vivere marchiato e nel recinto del gregge; è dargli la Responsabilità

Parlare di imprese è dire alla gente che le imprese sono compiute anche da uomini ombra che si ritiene essere parte della massa, così come da quella massa Visconti decise che una persona qualunque sarebbe stata oltre che la protagonista , la ragion d’essere di tutto il suo lavoro.
 Noi di Squadratlantica non ci paragoniamo a Visconti ma siamo figli suoi, di lui che contribuì a costruire una Italia della quale andiamo fieri. Ci dichiariamo quindi serenamente risoluti, esibendo l’esca  di un prodotto ben fatto,  ad attirare qualcuno su una strada sterrata, ponendolo in mezzo al pericolo dei pensieri ed alla tentazione della conoscenza.
Questa è la nostra vocazione , l’arroganza c’entra, ma abbiamo una responsabilità nei confronti della nostra storia, dei maestri e di quegli uomini ombra che ci guardano dall’alto.

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NUMERATA 119

Nasce Serie Numerata Unica.
Un unico pezzo al mondo, realizzato su richiesta del Cliente, a celebrare un momento, un numero unico nella vita.
Una idea che nasce dalla volontà di Squadratlantica di lasciare che a rendere unici i suoi capi siano le persone che li indossano. 

domenica 6 maggio 2012

SCUOLA ALTA IMPRENDITORIALITA'

Leggiamo con grande interesse delle esternazioni di persone come Leonardo del Vecchio, fondatore di Luxottica.
Testa bassa, niente speculazioni finanziarie (ci fidiamo... ) produzione made in Italy e nessun operaio in cassa integrazione.
E come LUXOTTICA ne esistono altre in Italia di aziende eccellenti; allora gli chiediamo, noi che vorremmo seguirne le tracce : che ne dite di farci un po' di scuola ? Non vogliamo i vostri soldi ma i vostri consigli, vogliamo imparare a fare i bravi imprenditori - se è vero che è possibile esserlo in Italia - insegnatecelo.
Insomma, se oltre che ad essere bravi vi preoccupaste anche a tramandare le vostre capacità alle nuove leve, magari davvero l'Italia ce la farebbe. Una "Scuola Alta Imprenditorialità" sarebbe davvero la benvenuta, non ci toccherà mica frequentare Harvard per imparare a fare gli imprenditori in Italia !


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sabato 28 aprile 2012

ENERGIA - SANGUE BLU E ROSSO CORSA


Finalmente, dopo un inverno che non voleva mollare la presa, arriva la stagione del sole. E' fantastico lavorare con radio accesa, finestre aperte e aria fresca che gira.
La luce delle giornate che si allungano, il tepore all'aperto, energia pura che prima che fisicamente ci ricarica mentalmente in un momento nel quale evidentemente di energia abbiamo tutti bisogno.
Energia. 
Anche gli oggetti, oltre che un aspetto ed una consistenza percepibili fisicamente, possiedono una sorta di energetica anima - sia essa positiva o negativa - che riescono effettivamente a comunicare e trasmettere; ci sono infatti luoghi, oggetti, reliquie, simboli e bandiere profondamente carichi  di significato.  
E' straordinario pensare di poter catalizzare dell'energia creando un oggetto; esprimere un approccio mentale e poi materiale davvero ispirati, così da da rendere ciò che era una cosa, prima custode e poi vettore di energia positiva alla quale sia possibile attingere. 
Scrivere, scegliere di ricamare un messaggio perchè ricamandolo ci vuole più cura, più attenzione, più energia, inseguire con incredibile testardaggine un colore perchè quel colore sarà emblema, concretizzare l'oggetto con materiali nobili, evitare di creare negatività e sofferenza ma anzi praticare il rispetto del prossimo nella fase di realizzazione, curare la forma, il peso, scrivere un messaggio personale, dedicare del tempo alla preparazione in modo da racchiudere e custodire l'oggetto affinchè possa esprimere emozione a chi è destinato.
Tutto ciò assume una forma che è rito. Non si parla più meramente di produrre un oggetto di consumo ma di creare un tramite di energia.
In una estate che si preannuncia rovente sotto molti punti di vista, se invece che semplicemente indossare qualcosa, si vuole dire e comunicare, se si sente il bisogno di forza e motivazione, bisogna allora considerare attentamente che cosa vestire; è molto più importante di ciò che sembra.  

domenica 15 aprile 2012

LA NOSTRA BANDIERA

Bagnata nella acque di Desenzano ove gli uomini del Rav morirono e poi trionfarono, l'abbiamo indossata davanti ai silenziosi bolidi di Castoldi, portata dove Francesco Baracca compì i suoi voli di guerra e poggiata sul luogo dove cadde; anche le pensose stanze del Vittoriale hanno giá visto passare le sue insegne.
Gesti d'altri tempi che pochi oramai possono capire, ma ora quando noi guardiamo alla nostra bandiera, ricordiamo e percepiamo che l'anima di quei luoghi la pervade, che accade che un semplice pezzo di stoffa sia divenuto custode di pensieri, emozioni, messaggi e che la Storia di chi ci ha preceduti è la fonte dalla quale attingere l'energica forza della motivazione, comunque consapevoli che per essere degni del passato è nel presente che bisogna costruire il futuro.
La nostra bandiera è per coloro che sono convinti che un ideale possa rivestire maggiore valore di un oggetto, che un sacrificio sia fonte di maggior ricchezza rispetto al possesso, che il fare sia più dignitoso dell'attendere che venga fatto.
Per indicare la via della volontà ora esiste una bandiera.




venerdì 13 aprile 2012

Squadra Atlantica – 1° Rapporto di Missione : Cesare Pastore



Rapporto di Andrea Semeghini - Boredom Fighter
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Cornelio Gambarini, presidente dell’Associazione Culturale “Compagnia delle Torri” di Ceresara (MN), circa un mese fa mi contatta per chiederci di partecipare ad un evento aviatorio che stava organizzando con altri volontari dell’associazione in occasione della “Fiera della Possenta”. Mi anticipa alcuni dettagli e lo lascio con la promessa che lo avrei richiamato per confermare la nostra presenza dopo aver sentito anche la disponibilità di Giovanni. Si decide quindi di partecipare!
Successivamente ci viene rivelato che sono già alcuni anni che l’evento era in cantiere ed è fondamentalmente legato alla figura del pilota Cesare Pastore.
Cesare Pastore visse è abitò a San Martino Gusnago (Ceresara). Negli anni ‘20 e ‘30 si distinse in competizioni automobilistiche in Italia e all'estero, al volante di Bugatti, Maserati, Bianchi, con gli assi del suo tempo: Nuvolari (di cui fu grande amico e finanziatore), Varzi, Borzacchini, Bordino, Brilli Peri, Minoia.
Prese parte alla Seconda Guerra Mondiale nell'arma dell'Aviazione e come tenente pilota divenne comandante di un trimotore Cant Z 1007 bis del 51° gruppo autonomo (ricognizione strategica) con base in Sardegna.
Esperto nel volo notturno, benvoluto dai colleghi, fu protagonista di eroici combattimenti che gli valsero medaglie d'argento e di bronzo al valor militare. Morì nei cieli del Mediterraneo l'8 novembre del 1942.
Nel 70° anniversario della sua scomparsa l'Associazione vuole ricordare questo grande ed illustre cittadino Ceresarese.
About a month ago Cornelio Gambarini, president of the “Compagnia delle Torri” Cultural Association of Ceresara (MN), contacted me to ask us to participate in a flying show he was organizing with other association volunteers and which was to take place during the “Possenta Trade Fair”. He explained a few details and I left him with the promise that I would call him back to confirm our participation after hearing whether or not Giovanni was available. And we decided to participate!
Subsequently we were told that this event had been in the works for several years now and that it was closely tied to the figure of the aviator Cesare Pastore.
Cesare Pastore was born and lived in San Martino Gusnago (Ceresara). In the nineteen twenties and thirties he gained fame in automobile races in Italy and abroad, driving Bugatti, Maserati and Bianchi race cars together with the aces of his time: Nuvolari (for whom he was a great friend and financier), Varzi, Borzacchini, Bordino, Brilli Peri, Minoia.
He participated in the Second World War as a member of the Air Force and became, as lieutenant and pilot, commander of a trimotor Cant Z 1007 bis of the 51st independent group (strategic reconnaissance) based in Sardinia.
He was an expert in night flight, beloved of his colleagues and the leader of heroic battles that won him the silver and bronze medals of military valor. He died in the skies of the Mediterranean on November 8th, 1942.
The Association wanted to commemorate this great and famous citizen of Ceresara on the 70th anniversary of his disappearance.
Domenica 25 marzo / Sunday, March 25th:
Ore 11.00
Dopo aver lucidato i tiranti, preparato i fumogeni e fatto i rituali controlli ai biplani, decolliamo da Calvisano per un brevissimo volo di circa 7’ con rotta sull’aviosuperficie di Ceresara dove già ci aspettano le pattuglie dei Blue Voltige e del Pioneer Team che anch’esse parteciperanno alla manifestazione.
Arriverà poi uno Stearman e altri velivoli di amici.
Visto che l’area display non è prevista sull’aviosuperficie, ma in un’area adiacente al paese di Ceresara, prima di atterrare facciamo un passaggio di ricognizione per individuare la display line e i punti di riferimento con un passaggio di saluto accompagnato da una fumata.
11:00 a.m.
First we polished the tie-rods, prepared the smoke canisters and made all the routine checks on the biplanes. Then we took off from Calvisano for a short 7 minute flight to the Ceresara airfield where we were awaited by the Blue Voltige and Pioneer Team patrols who will also take part in the show.
A Stearman also came in plus other airplanes belonging to more friends.
Since the display area is not on the Arfield but in an area adjacent to the town of Ceresara we made a reconnaissance flyover before landing in order to find the display line and the reference points, with a greeting flyover accompanied by some smoke.
Ore 12:00
A terra si procede al briefing tra i piloti partecipanti, al termine del quale veniamo accompagnati per il pranzo nella vecchia corte colonica dove è sito anche il palazzo in cui nacque e visse Cesare Pastore.
Ci fanno notare che a fianco dell’aviosuperficie corre una strada rettilinea su cui Tazio Nuvolari e Cesare Pastore provavano e testavano i loro bolidi da corsa!
12:00 Noon
All participating aviators took part in a briefing on the ground. Then we were accompanied to lunch in an old farm courtyard which also included the building where Cesare Pastore was born and lived.We are shown a straight road along the airfield where Tazio Nuvolari and Cesare Pastore tried and tested their race cars!
Ore15:00

Arriva l’aereo dei paracadutisti che aprono la manifestazione.
Intanto da nord si alza un vento teso dovuto ad una piccola perturbazione che in quelle ore interessava tutta l’area, e che procurerà qualche piccolo fastidio ai piloti. Dopo l’atterraggio dei parà tocca a noi.
3:00 p.m.
Arrival of the airplane with the skydivers, opening up the show.
In the meanwhile a north gentle wind started acting up, caused by some bad weather involving the entire area and which caused a few minor problems for the aviators. After the skydivers land it’s our turn.
Ore 15:30
Si lotta un po’ con il vento che ci spinge continuamente al limite della display line. Incroci, aperture e inseguimenti; secchi e cadenzati i comandi dati da Giovanni fino all’ultimo passaggio di saluto.
3:30 p.m.
We struggle a bit with the wind that continues to push us to the display line limit. Crossings, openings and pursuits: clear and cadenced commands come from Giovanni up to the final greeting flyover.
Seguono le dimostrazioni e i passaggi degli altri velivoli che si susseguono senza soluzione di continuità.Noi salutiamo e ritorniamo alla nostra base felici di aver trascorso una bella giornata in compagnia di amici e aver contribuito a ricordare un pezzo della nostra storia fatta di persone straordinarie come Cesare Pastore “pilota a 360°”.
Followed by demonstrations and flyovers by other airplanes one after another without interruption.We say goodbye and fly back to our base, happy for having spent a wonderful day together with our friends and for having helped commemorate a piece of our history, made of extraordinary people like Cesare Pastore, “an all-round aviator”.

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Andrea Semeghini
Boredom Fighter Team con Squadra Atlantica





venerdì 6 aprile 2012

7 APRILE 1945

Yamato (大和),

mercoledì 14 marzo 2012

Squadriglia Atlantica - Sorvolo - 3 Marzo 2012 - Celebrazione per Gabriele D'Annunzio

Foto di Davide Olivati e Giovanni Vanoglio
Aeroplani: Boredom Fighters & PA18